VILLA VERDI
Comune: Sant'Agata (PC) - Tema: StoriaA pochi chilometri da Busseto, a Villanova sull’Arda nella frazione di Sant’Agata, si trova la Villa Verdi: non solo una residenza, ma l’universo privato in cui il compositore visse per oltre cinquant’anni. Acquistata nel 1848 affinché vi si trasferissero i suoi genitori, divenne presto il rifugio prediletto di Giuseppe Verdi, che vi si stabilì nel 1851 con la compagna di vita, la celebre soprano Giuseppina Strepponi.
Qui Verdi trovò quel silenzio operoso che tanto amava. In una lettera scriveva: “Questa profonda quiete mi è sempre più cara. È impossibile…ch’io trovi per me ove vivere con maggior libertà”. A Sant’Agata compose, ricevette ospiti illustri e si dedicò con passione all’attività agricola, curando personalmente l’amministrazione del fondo e il rapporto con i contadini.
Il progetto architettonico della Villa porta la sua firma: Giuseppe Verdi stesso elaborò gli schizzi e scelse materiali e disposizioni. L’originaria casa colonica fu trasformata in una residenza armoniosa, esteticamente raffinata e perfettamente in sintonia con il gusto dell’epoca e il suo spirito riservato. A completare l’opera, un parco romantico di oltre sei ettari, arricchito da essenze esotiche come banani, ginkgo biloba e magnolie, vialetti scenografici, statue, una ghiacciaia e il viale dei platani, che il Maestro percorreva per controllare i lavori agricoli. Qui riposa anche il suo fedele cane Loulou, ricordato con un cippo su cui si legge: “Alla Memoria di un Vero Amico”.
Le stanze della villa, perfettamente conservate grazie alla famiglia Carrara Verdi, raccontano la vera profonda quotidianità del Maestro. Si possono visitare anche la cappella privata, la cantina, le scuderie e le carrozze d’epoca. Tra gli ambienti più toccanti, la camera di Giuseppina Strepponi, dove morì nel 1897, e la camera da letto del Maestro, con il suo scrittoio, il pianoforte e il busto in terracotta di Vincenzo Gemito, che ne ritrae lo sguardo fiero e assorto.
Nello “Studiolo” sono conservati spartiti, lettere personali e documenti storici, tra cui la nomina a senatore del Regno e le lettere di Cavour. Particolarmente suggestiva è la ricostruzione della stanza n° 105 del Grand Hotel et de Milan, dove Verdi si spense nel 1901: mobili originali, oggetti intimi e ricordi commoventi come il calco della mano e la camicia da notte del Maestro. Visitare Villa Verdi significa immergersi in un luogo dove arte, natura e memoria convivono in perfetto equilibrio, offrendo uno sguardo autentico sul lato più umano e quotidiano di uno dei più grandi compositori di tutti i tempi.
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