LIBIAMO NE’ LIETI CALICI: ITINERARIO ENOGASTRONOMICO ALLA SCOPERTA DEI TIPICI SAPORI VERDIANI

Mezzo: Auto / Moto - Tema: Enogastronomia - Comune: Sant'Agata (PC)

Giuseppe Verdi non è soltanto uno degli artisti leggendari che Parma ha offerto al mondo, bensì anche una delle testimonianze storiche più appassionate che, a distanza di più di 200 anni dalla sua nascita, ancora riesce a trasmettere l’attaccamento e l’amore per la propria terra. Gli stupendi paesaggi del territorio parmense, i gustosi sapori provenienti dai prodotti tipici della cucina locale, il buon vino: tutte peculiarità che rappresentano, fin da subito, alcune delle sue più grandi passioni ed una meravigliosa, profumata parte della sua infanzia.

Tramite la musica, le opere, gli scritti e le lettere del suo tempo, Verdi è riuscito a far conoscere a tutto il mondo la sua terra, specialmente concentrando nelle sue celebri 27 opere liriche tutte le sfumature di sentimenti e sensazioni che mai abbandonano chi è nato e cresciuto tra nebbia, calura, arte, profumi, cucina tradizionale e vaste distese di campi costellate da piccoli paesini. Non può dunque stupire il fatto che le opere del compositore parmense abbiano ospitato spesso e volentieri scene (in locande e banchetti privati) legate in particolare al cibo e al vino, i quali tradizionalmente accompagnavano le rappresentazioni operistiche nei palchi dell’800. La Traviata incomincia attorno ad una tavola imbandita, il tempo di scambiare qualche parola e scatta il famoso Libiamo ne’ lieti calici. Nel Falstaff, l’Osteria della Giarrettiera rappresenta un luogo fondamentale dal quale prende avvio l’azione, mentre Otello inizia in una taverna: dopo poche battute, ecco il brindisi per festeggiare il ritorno del protagonista.

Per scoprire proprio questo amore di Giuseppe Verdi verso l’enogastronomia della terra locale ed immergersi nelle antiche tradizioni, è stato ideato per qualsiasi tipo di visitatore un’escursione che, nell’arco di una giornata attraverso alcune tappe sparse nelle province parmensi, vuole commemorare ed approfondire la ricchezza culinaria e vinicola che quei libretti verdiani cantano. Il percorso parte da Villa Verdi, nella frazione di Sant’Agata, per poi proseguire verso la Casa Natale del compositore, a Roncole Verdi. Dopo aver ammirato lo sfondo della passata vita verdiana dove la sua passione culinaria ebbe inizio, è tempo di incominciare a scoprire nello specifico i sapori tipici dei suoi piatti, visitando il vicino Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna, ed il Museo del Vino a Sala Baganza. L’itinerario si chiuderà infine con la visita al Museo del Prosciutto di Parma, concludendo un viaggio che esplora le profonde radici della vita e tradizione enogastronomica di Giuseppe Verdi.

Contenuto/i principali: enogastronomico, storico
Mezzi: in auto / in moto
Durata itinerario: 6 ore
Indicazioni:
– Tipo escursione: sola andata
Difficoltà: facile
Lunghezza: 66,9km


Tappe itinerario
Partenza: Villa Verdi (Via Giuseppe Verdi 22, Sant’Agata).
Fu la casa di campagna acquistata da Giuseppe Verdi assieme alla sua seconda moglie Giuseppina Strepponi. L’abitazione costituì la sua principale abitazione a partire dal 1851: era qui che preferiva ricevere gli amici più cari piuttosto che frequentare i salotti di Parma e Milano, e sempre qui iniziò ad interessarsi attivamente alla produzione agricola dei propri terreni e all’allevamento del bestiame, acquistando i terreni circostanti la Villa e trasformandoli subito in un’ampia vigna a testimonianza del suo grande amore per il vino. Inoltre, proprio qui viveva la sua passione per la buona tavola, con le tante lettere scritte da Verdi stesso e dalla sua Giuseppina Strepponi che riportano suggerimenti, ricette e aneddoti di cucina; una di esse rappresenta il piatto preferito del compositore, che la moglie Giuseppina preparava con molta cura: il Risotto alla Giuseppe Verdi, a base di Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma ed asparagi.

Tappa 1: Casa Natale di Giuseppe Verdi (Strada Processione 1, Roncole Verdi).
La Casa Natale di Giuseppe Verdi, ad oggi, ospita anche quella che allora fu la piccola osteria di proprietà del padre, in cui si vendevano vino, liquori, caffè, zucchero e altri generi alimentari: anche da qui probabilmente derivò l’amore e l’attenzione che il grande Verdi dimostrò sempre nei confronti della terra e dei suoi prodotti.

Tappa 2: Museo del Parmigiano Reggiano (Via Volta 5, Soragna).
La visita al museo del Re dei formaggi, il Parmigiano Reggiano, offre la possibilità al visitatore di scoprire a tutto tondo uno dei principali e gustosi protagonisti del Risotto alla Giuseppe Verdi, esplorandone la storia, la cultura, le tradizioni e la tecnologia di produzione e lavorazione.

Tappa 3: Museo del Vino (Piazza Antonio Gramsci, Sala Baganza).
Il Museo del Vino offre al visitatore un percorso espositivo e sensoriale interamente dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura. Qui si possono scoprire tutti i segreti, fra storia, archeologia, lavorazione e produzione, di quello che, ad oggi come nel tempo di Giuseppe Verdi, è un prodotto indispensabile nei banchetti italiani per svolgere gli amichevoli e tradizionali brindisi.

Arrivo: Museo del Prosciutto di Parma (Via Fabio Bocchialini 7, Langhirano).
In onore di uno dei prodotti locali più raffinati e famosi in tutto il mondo, nonché altro protagonista del risotto preferito di Giuseppe Verdi, la tappa al Museo del Prosciutto di Parma consegna al turista un’ampia e completa conoscenza tecnica e storica nell’ambito del salume. Organizzato in otto sezioni, il percorso di visita al museo inizia dal territorio, con la descrizione dell’agricoltura parmense, per poi passare alla sezione dedicata alle razze suine, alla loro diffusione nei vari continenti e alle varietà utilizzate per la produzione del Prosciutto di Parma.


Consigli utili: Le tappe dell’itinerario sono raggiungibili in auto percorrendo la Strada Statale Dei Due Ponti SS588 e la Strada Provinciale SP11. È consigliato dunque avere un buon rifornimento di carburante, delle scarpe comode per le visite, una bottiglia d’acqua e vestiario a strati.
Alla fine del percorso, invitiamo i turisti a recarsi al Bistrot della Corale Verdi (Vicolo Asdente 9, Parma), che nel suo menù offre tra le numerose pietanze anche il Risotto alla Giuseppe Verdi, scoperto a fondo durante le fasi dell’escursione. Per maggiori informazioni e prenotazioni contattare preventivamente il numero 3208648480 (Sito web: https://bistrotcoraleverdi.eatbu.com/?lang=it).

La Villa Verdi di Sant’Agata

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La Casa Natale di Giuseppe Verdi di Roncole

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Il Museo del Parmigiano Reggiano

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Il Museo del Prosciutto di Parma

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Il Museo del Vino

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LIBIAMO NE’ LIETI CALICI – SCHEDA ITINERARIO
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