IL CAMMINO DI GIUSEPPE VERDI: UN ITINERARIO IN PROVINCIA FRA VITA E MEMORIE DEL CIGNO DI BUSSETO

Mezzo: Auto - Tema: Arte - Comune: Bardi

Tappe itinerario
1. Partenza: Casa Natale di Giuseppe Verdi (Strada Processione 1, Roncole Verdi).
Il più evocativo dei luoghi verdiani, ossia la piccola dimora dove Giuseppe Verdi nacque situata su un crocevia al centro del villaggio. Essa, affacciata sulla piazza, fu adibita inoltre a posteria e, nella sua semplicità, è rimasta immutata dal 1813 per volere dei marchesi Pallavicino.

2. Tappa 1: Chiesa di San Michele Arcangelo (Piazza Guareschi 65, Roncole Verdi).
A pochi passi dalla casa natale si trova la chiesa di San Michele Arcangelo, dove Giuseppe Verdi venne battezzato e in cui, nei primi anni di infanzia, ebbe modo di esercitarsi sotto la guida del suo primo maestro Pietro Baistrocchi su un organo, costruito nel 1797 dal bergamasco Francesco Bossi, con cui serviva le Messe e suonava per i suoi amici compaesani.

3. Tappa 2: Museo Nazionale Giuseppe Verdi (Via Ferdinando Provesi 35, Busseto).
Tappa intermedia del percorso, che interrompe per un momento gli eventi cronologici del tour verdiano per far visita al Museo Nazionale dedicato a Giuseppe Verdi. Qui, le 27 opere del “Cigno di Busseto” sono rappresentate lungo un percorso storico con riproduzioni delle scenografie originali di Casa Ricordi e con ricostruzioni di ambienti ottocenteschi con le quadrerie di Hayez. Sotto splendide luci teatrali, ascoltando le musiche immortali di Giuseppe Verdi, il visitatore può effettuare dunque una suggestiva immersione onirica nella vita e nelle opere del grande compositore.

4. Tappa 3: Chiesa e Convento di Santa Maria degli Angeli (Via Ferdinando Provesi 39A, Busseto).
Chiesa gotica con annesso convento francescano che sorge alla periferia sud-ovest del paese, edificata tra il 1470 ed il 1474 da Pallavicino e Gianludovico Pallavicino. All’interno, in una nicchia ricoperta di concrezioni rocciose, è custodito il Compianto su Cristo Morto di Guido Mazzoni, capolavoro della scultura emiliana del Quattrocento. Giuseppe Verdi, che frequentò la chiesa fin da fanciullo, il 6 gennaio 1836, in un clima acceso da polemiche per il concorso a maestro di cappella della Collegiata, vi tenne un seguitissimo concerto d’organo.

5. Tappa 4: Museo Casa Barezzi (Via Roma 119, Busseto).
Luogo della prima formazione musicale ed affettiva del giovane Giuseppe Verdi, che si accorse ben presto di avere una grande vocazione per il Teatro d’Opera. Lo storico salone di Casa Barezzi, già sede della Filarmonica Bussetana, oltre che accoglierlo nelle sue prime composizioni ed esibizioni pubbliche studentesche, vide anche il sorgere dell’amore per Margherita, figlia del signor Antonio Barezzi, che divenne poi la prima moglie di Verdi. Le sale ad oggi ospitano una vasta esposizione di cimeli verdiani, con lettere autografe, ritratti, documenti e manifesti.

6. Tappa 5: Oratorio della Santissima Trinità (Via Pietro Balestra 20, Busseto).
Su Piazza Roma si affacciano eleganti edifici quattrocenteschi, abbelliti in facciata dalle decorazioni caratteristiche in terracotta e di gusto lombardo, come l’Oratorio della Santissima Trinità, dove il 4 maggio 1836 si celebrarono le nozze di Giuseppe Verdi e Margherita Barezzi. Adiacente ad esso, è possibile anche ammirare la Chiesa Collegiata di San Bartolomeo.

7. Tappa 6: Teatro Giuseppe Verdi (Piazza Giuseppe Verdi 1, Busseto).
La Rocca, già castello dei Pallavicino, custodisce al suo interno un piccolo gioiello: il celebre Teatro Verdi. La fama del Teatro è legata anche alla presenza di Arturo Toscanini, che nel 1913, in occasione delle Celebrazioni Verdiane, vi diresse il Falstaff e La Traviata.

8. Arrivo: Villa Verdi (Via Giuseppe Verdi 22, Sant’Agata).
Villa Verdi è la dimora in cui Giuseppe Verdi visse negli anni della maturità, acquistandola nel 1848 ed abitandola a partire dal 1851 con la sua seconda moglie Giuseppina Strepponi. Verdi stesso prese parte alla progettazione delle modifiche degli spazi, sia interni che esterni, che hanno conferito alla villa l’aspetto attuale, gelosamente custodito dagli eredi del compositore. In questo luogo Verdi ricercò e poté trovare l’isolamento necessario al suo genio creativo e al suo carattere, schivo e riservato. Villa Verdi rappresenta oggi la chiave migliore per comprendere lo spirito del grande compositore e dell’uomo Giuseppe Verdi.

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