Verdi era un uomo dal temperamento inarrestabile, una persona concreta e oltre ad essere un musicista era anche un grande uomo d’affari schietto e dalle idee molto chiare.
Ormai anziano e con un ingente capitale a disposizione, seppe comprendere il disagio dei tanti musicisti che, in vecchiaia, non potevano permettersi un’esistenza serena. Per questo decise di progettare e finanziare a Milano una casa di riposo per cantanti e musicisti.
Fondata nel 1896 la struttura venne eretta in stile neogotico dall’architetto Camillo Boito, amico di Verdi, ma al progetto e alla esigenze degli artisti concorse lo stesso Maestro. Verdi venne poi sepolto nell’oratorio della casa di riposo accanto alla moglie Giuseppina Strepponi.