LA PASTICCERIA KLAINGUTI
Tema: EnogastronomiaVero gioiello nel cuore del centro storico di Genova, nello slargo composto da Piazza Soziglia e Piazza Campetto, la storica pasticceria ha aperto i battenti quasi per caso nel 1828 dai quattro fratelli Klainguti, pasticceri svizzeri di Pontresina, giunti a Genova per imbarcarsi per l’America in cerca di fortuna. Per qualche motivo, il viaggio viene rimandato e i fratelli incominciano a esercitare l’arte pasticciera in questa bottega che, gestita oggi dalla famiglia Ubaldi, ci riporta indietro nel tempo, agli anni magici delle prime trasformazioni urbanistico-architettoniche dell’Ottocento.
Proprio tornando indietro in quegli anni, la Pasticceria Klainguti era anche un vero salotto culturale per la buona società cittadina. Non a caso il locale venne frequentato dal Maestro Giuseppe Verdi, per il quale i Klainguti creano una particolare brioche: la Falstaff. Curioso ma reale aneddoto narra che Verdi ringraziò, dopo aver gustato la brioche, con un biglietto incorniciato sopra il bancone dei dolci: «Cari Klainguti, grazie dei Falstaff. Buonissimi…molto migliori del mio!»
Ingresso, vetrine e insegna in caratteri gotici sono stati in parte aggiornati e anche gli interni sono stati rinnovati negli anni, ma in stile d’epoca. I Klainguti hanno lasciato in eredità, ai nostri giorni, varie specialità: dalla torta Engadina alla torta Zena, che si affiancano ai delicati pasticcini, alle gelatine di frutta, ai quaresimali e a molte altre golosità. Oltre al rito dell’aperitivo si può anche pranzare nelle sale al piano superiore o ai tavolini all’aperto nel variopinto traffico dei carruggi. Oggi, il locale è fasciato da una boiserie avorio, verde e oro in cui sono stati inseriti nel 1988 pannelli decorativi di Attilio Mangini, un sensibile artista con studio a due passi dal caffè, con scorci della città, specchi, stucchi, lampadari in stile rococò che donano all’ambiente un’atmosfera da Belle Époque.