ESPLORARE IL PARCO DUCALE: PERCORSO ALLA SCOPERTA DEI TESORI DEL POLMONE VERDE DI PARMA
Mezzo: A Piedi - Tema: Natura - Comune: Parma (PR)La città di Parma contiene a sé, incastonati fra i suggestivi vicoli ducali, vari e molteplici gioielli naturalistici che fungono sia da giovanili luoghi di svago e punti di ritrovo per persone di tutte le età, sia da veri e propri libri di storia da sfogliare per scoprire curiosità e segreti centenari. Uno di questi è senza dubbio il Parco Ducale, polmone verde centrale che domina la città con la sua maestosità ed i suoi 200.000 metri quadrati di superficie.
Come racconta la storia, il Parco Ducale di Parma situato nell’Oltretorrente nasce nel 1561 da un’idea del duca Ottavio Farnese, signore di Parma che volle a tutti i costi realizzare un grande parco adiacente al torrente della città. Fu questo il momento in cui il duca Farnese acquistò i terreni circostanti, all’interno dei quali venne mantenuto il solo Palazzetto Eucherio Sanvitale. Inizialmente, il Parco era caratterizzato da un solo viale centrale, a cui facevano da contorno aiuole, fontane, siepi, querce, platani e alberi da frutta. Si dovrà attendere oltre un secolo, il 1690, e l’occasione del matrimonio tra Odoardo II Farnese con Dorotea Sofia di Neuburg fece realizzare nel grande viale centrale del parco una peschiera ovoidale con isolotto al centro, struttura che aveva lo scopo di consentire rappresentazioni di spettacoli nautici. Sarà durante la Guerra di Successione austriaca che il Giardino Ducale vedrà l’apice di un lento declino, iniziato con l’estinzione della casata Farnese a Parma negli anni Trenta del XVIII secolo: nel 1745, infatti, tutti gli alberi secolari verranno abbattuti e bruciati per alimentare i fuochi delle truppe impegnate in battaglia. Sarà solamente poi con il nuovo duca Filippo di Borbone che, nel 1749, verrà ordinata la totale ristrutturazione del parco per opera del primo ministro Du Tillot su progetto dell’architetto Petitot. Data l’influenza transalpina, venne fuori un giardino neoclassico di ispirazione francese, con statue e vasi monumentali in marmo di Carrara realizzati a partire da disegni di Petitot stesso. Dopo la Restaurazione, infine, sarà con la nuova duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla Maria Luigia che l’architetto di corte Nicola Bettòli sarà incaricato di realizzare un parziale ripristino del parco introducendo nuove particolari specie arboree. Dopo l’Unità d’Italia e la conseguente proprietà dell’area passata nelle mani del comune, le mura vennero abbattute e furono posizionati nuovi ingressi, rendendo finalmente il parco aperto al pubblico sino ai nostri giorni.
Grazie alla curiosa storia secolare che caratterizza l’atmosfera e le stradine del Parco Ducale, quest’ultimo ha la fortuna di contenere sparsi e ben nascosti nelle stradine verdi numerosi reperti artistici e architettonici tutti da scoprire, ricostruendo attraverso di essi un magico collage di storia che dura da più di 400 anni. Per questo motivo, è stato ideato questo itinerario all’interno del parco che fungerà da guida accompagnatrice per il visitatore che, passo per passo in ordine di comparsa, potrà ammirare i vari tesori scoprendo affascinanti storie che solamente il Parco Ducale di Parma sa custodire.
Contenuto/i principali: storico, artistico, architettonico, naturalistico
Mezzi: a piedi
Durata itinerario: 2 ore
Indicazioni:
– Tipo escursione: ad anello
– Difficoltà: facile
– Lunghezza: 2,1km
– Dislivello: 6m salita, 3m discesa
Tappe itinerario
Partenza: Étoile (Parco Ducale centro-est, Parma).
Varcata l’ampia cancellata da cui ha inizio l’itinerario, in corrispondenza del Ponte Verdi, il giardino si mostra subito in tutta la sua monumentalità. Punto di partenza è l’Étoile, la piazza circolare definita dai platani più grandi del parco e che funge da vero fulcro di percorsi e visuali. Essa si apre in un ventaglio di sette viali, di cui sei alberati con ippocastani e quello di accesso da platani. Da qui, potrà proseguire il tour andando verso la via a nord.
Tappa 1: Palazzo Ducale (Parco Ducale nord-est, Parma).
Siamo in zona d’estremo nord-est del parco in cui la piazza dà risalto al Palazzo Ducale, un lungo edificio voluto dal duca Ottavio Farnese nel 1561 con due ali laterali sporgenti sul fronte e la cui facciata è solo in parte nascosta da una decina di grandi e rigogliose magnolie sempreverdi. I numerosi affreschi che arricchiscono l’interno sono opera di importanti artisti, che tra il sedicesimo ed il diciassettesimo secolo vi si dedicarono: Cesare Baglioni, Benigno Bossi e Jacopo Bertoia (che dipinse scene tratte dall’Orlando Furioso). Inoltre, Tiarini, Agostino Carracci e Gian Battista Trotti affrescarono rispettivamente la Sala di Erminia, la Sala dell’Amore e la Sala delle Leggende. Da qui si proseguirà verso ovest per la prossima tappa.
Tappa 2: Sala Verde 1 (Parco Ducale nord-est, Parma).
Essa è la prima delle due Sale Verdi, poste simmetricamente a nord e a sud. Questo spazio è caratterizzato da un vaso al centro, disegnato da Petitot, su un piedistallo e con decorazioni a conchiglia dello scultore Jean Baptiste Boudard. Nelle vicinanze della stanza verde in questione si trovano la serra limonaia e le vasche della giardineria comunale, costruite agli inizi del 900. Assieme a qualche albero da frutto, suggestive sono le copie delle statue di Venere e Apollo (1754-1755), collocate nei pressi della zona. Il prossimo step si troverà andando sempre dritto, verso ovest.
Tappa 3: Sala di Ippocastani 1 (Parco Ducale centro-nord, Parma).
A questa prima Stanza Verde segue la prima Sala di Ippocastani, che possiede un grande vaso con anse a testa d’ariete al centro di impianti regolari di questa particolare specie arborea.
Tappa 4: Teatro al Parco (Parco Ducale centro-nord, Parma).
In corrispondenza della Sala d’Ippocastani precedentemente ammirata, verso il viale perimetrale a nord, sorge l’imponente struttura del Teatro al Parco, caratteristico esempio di architettura degli anni 30, costruito proprio nel 1939 da Gino Robuschi in sostituzione di un tratto di antiche mura, che nacque come padiglione dell’Ente Fiere e venne poi adibito a teatro. Ad oggi, il teatro al Parco si configura come un edificio multisala che, attraverso le sue proposte di spettacoli ed iniziative culturali, soddisfa tutte le tipologie di fruitore. Il prossimo punto dell’itinerario si troverà nelle vicinanze del teatro, continuando brevemente la camminata verso ovest.
Tappa 5: Gruppo del Sileno (Parco Ducale nord-ovest, Parma).
Il gruppo scultoreo del Sileno, scolpito dall’architetto francese Jean-Baptiste Boudard, comprende le statue di Sileno, Egle, Mnasilo e Cromie realizzate nel 1766 in marmo di Carrara. In realtà, l’opera d’arte era pronta già nel 1765, ma fu inaugurata nel 1769 con uno spettacolo chiamato “Le pastorelle d’Arcadia” rappresentato presso la statua in occasione del matrimonio fra Ferdinando di Borbone e Maria Amalia d’Austria.
Tappa 6: Tempietto d’Arcadia (Parco Ducale nord-ovest, Parma).
In posizione molto vicina, si può scorgere il prossimo passo della visita: un meraviglioso tempietto in forma di rovina. Quest’opera, frutto della genialità dell’architetto Ennemond Alexandre Petitot, vide la luce nel 1769 e nacque dal desiderio di creare uno spazio che richiamasse l’estetica bucolica e neoclassica, arricchendo il parco con un tocco di eleganza e suggestione. Come per la precedente tappa, anche il tempietto fu segnato dall’evento delle nozze fra Ferdinando di Borbone e Maria Amalia d’Austria, celebrando attraverso una festa in costume che vedeva gli ospiti travestiti da pastori e pastorelle. Dal punto di vista botanico, la sala è caratterizzata dalle querce: numerose farnie dal bel portamento con potenti fusti colonnari che si ramificano in orizzontale e ombreggiano in cerchio la radura.
Tappa 7: Peschiera e Fontana del Trianon (Parco Ducale centro-ovest, Parma).
Di fronte al Boschetto d’Arcadia, in centro-ovest, si può ammirare un ennesimo incantevole scorcio naturalistico: la Peschiera e la sua Fontana del Trianon. Questo punto d’attrazione acquatico venne scavato nel 1690, in occasione delle nozze tra Odoardo Farnese e Dorotea Sofia di Neuburg. Al centro è posto un isolotto, sul quale nel 1920 venne collocata la settecentesca fontana, Realizzata da Giuliano Mozzani per il giardino della Reggia di Colorno.
Tappa 8: Cancellata Monumentale (Parco Ducale sud-ovest, Parma).
L’ingresso al parco in Piazzale Santa Croce, posto a estremo sud-ovest, esibisce la cancellata monumentale disegnata da Petitot e in seguito adornata con il monogramma di Maria Luigia. La prossima tappa si potrà trovare proseguendo ad est.
Tappa 9: Sala di Ippocastani 2 (Parco Ducale centro-sud, Parma).
Seconda esatta riproduzione della precedente Sala di Ippocastani, posta simmetricamente a nord.
Tappa 10: Sala Verde 2 (Parco Ducale sud-est, Parma).
Di fronte alla Sala di Ippocastani a sud, guardando verso est, ci si può addentrare nella seconda Sala Verde, anch’essa contenente un vaso al centro costruito sempre da Petitot e sorretto da un piedistallo.
Tappa 11: Palazzetto Eucherio Sanvitale (Parco Ducale sud-est, Parma).
Percorrendo il viale perimetrale meridionale, ombreggiato da un lunghissimo filare di tigli, si torna lentamente verso l’Étoile. Ma, prima di raggiungerla, si incontra l’elegante Palazzetto Eucherio Sanvitale, gioiello dell’architettura rinascimentale caratterizzato da due eleganti loggette e quattro torri angolari. All’interno è affrescato da dipinti di carattere paesaggistico e religioso e ospita una sede museale, uno spazio espositivo ed una sala conferenze.
Arrivo: Serre degli Aranci (Parco Ducale sud-est, Parma).
Nelle vicinanze del Palazzetto, oltre il viale di tigli verso sud, è situata l’ultima tappa del percorso ducale: le Serre degli Aranci, realizzate nel 700 per il ricovero degli agrumi. Oggi l’edificio ospita un bar-ristorante con gradevole cortile interno. Alla fine della visita, poco oltre, si può tornare al punto di partenza dell’Étoile, concludendo di fatto il percorso.
Consigli utili: Scarpe comode, un rifornimento d’acqua, vestiario a strati. Per una maggiore facilità nell’individuare i punti dell’itinerario, consultare la mappa del Parco Ducale posta nelle immagini. È consigliato al visitatore, inoltre, di sostare e pranzare nel Bistrot Corale Verdi, in Vicolo Asdente 9, molto vicino al Parco Ducale e provvisto di gustosi piatti tipici parmigiani. Per maggiori informazioni e prenotazioni contattare preventivamente il numero 3208648480 (Sito web: https://bistrotcoraleverdi.eatbu.com/?lang=it).
















