PALAZZO ORLANDI
Comune: Busseto (PR) - Tema: StoriaNel cuore di Busseto, Palazzo Orlandi rappresenta uno degli edifici più eleganti e significativi del centro storico. Fu progettato e costruito all’inizio del XVIII secolo dal pittore e architetto locale Giuseppe Cavalli, che ne curò anche la decorazione del sontuoso salone in stile neoclassico. All’epoca era considerato l’edificio più moderno e raffinato della cittadina.
Nel 1845, Giuseppe Verdi, ormai affermato e all’inizio della sua fortuna economica, acquistò il palazzo, affascinato dalla sua bellezza architettonica. A partire dal 1849, vi si stabilì con Giuseppina Strepponi, la compagna che avrebbe poi sposato suscitando però scandalo dai benpensanti del luogo e incrinando temporaneamente anche il rapporto con il suo mentore Antonio Barezzi. La convivenza tra i due, non ancora sposati, fu vista con disapprovazione per l’epoca.
Durante il suo soggiorno a Palazzo Orlandi, Verdi compose tre opere fondamentali: Luisa Miller, Stiffelio e Rigoletto. Ma il clima ostile della cittadina nei confronti della Strepponi spinse il Maestro a lasciare Busseto: acquistò così una tenuta a Sant’Agata, nel piacentino, dove costruì la celebre Villa Verdi.
Il palazzo rimase di sua proprietà fino a quando Verdi lo vendette alla Strepponi, la quale a sua volta lo cedette poco dopo. Il ricavato fu donato ai poveri di Busseto, gesto che conferma l’umanità e la sensibilità sociale e del Maestro.
Nel corso del Novecento, l’edificio ospitò anche Arturo Toscanini, che fu spesso accolto dalla famiglia Orlandi, allora proprietaria. Oggi il palazzo custodisce una preziosa collezione di arredi d’epoca, autografi, cimeli verdiani e toscaniniani. Attualmente, però, è proprietà privata e chiuso per restauri.
Non sono ancora presenti contenuti in questa sezione, se hai materiali da integrare contattaci
Non sono ancora presenti contenuti in questa sezione, se hai materiali da integrare contattaci